“Valutiamo positivamente la scelta del Governo di apportare modifiche all’attuale sistema di ingresso in Italia di stranieri per motivi di lavoro, anche stagionale, in particolare apprezziamo gli interventi finalizzati ad accorciare i tempi dell’iter burocratico per l’assunzione e quelli relativi alla stabilizzazione dei lavoratori stagionali, venendo così incontro alle esigenze delle aziende di diverse filiere (ortofrutticola e vitivinicola, ma non solo) che in provincia di Cuneo hanno estremamente bisogno di manodopera per svolgere le operazioni necessarie”. Così Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Cuneo, la più importante associazione datoriale del settore, commenta il decreto-legge 145/2024 del Governo con disposizioni urgenti in materia di ingresso in Italia di lavoratori stranieri, di tutela e assistenza alle vittime di caporalato e di gestione dei flussi migratori.
Giovedì 24 ottobre, il direttore dell’Area Politiche del Lavoro e Welfare di Confagricoltura, Roberto Caponi, è intervenuto, in audizione alla Commissione Affari Costituzionali della Camera relativa proprio al DL 145/2024, per illustrare alcune proposte concrete dell’associazione per rendere più efficace la normativa prevista. “Positiva – ha spiegato – la previsione che esclude dal sistema delle quote predeterminate dal decreto flussi le richieste di conversione dei permessi di soggiorno per motivi stagionali in permessi per lavoro subordinato, poiché va a stabilizzare, laddove ce ne siano le condizioni, i rapporti di lavoro effettivamente e regolarmente instaurati con lavoratori stagionali”. Allo stesso modo Confagricoltura è soddisfatta dell’innalzamento del numero di quote destinate al settore agricolo che continua, purtroppo, a registrare una significativa carenza di lavoratori.
“Le criticità – ha detto il direttore – sono diverse, ma si possono superare per migliorare ulteriormente il provvedimento. In primis, ampliare il periodo di precompilazione delle richieste, che si svolge dal 1° al 30 novembre 2024, anche alla luce del fatto che ad oggi non è ancora stata emanata la circolare congiunta dei Ministeri competenti che deve fornire importanti indicazioni sulle modalità di presentazione e sui requisiti delle aziende richiedenti. Occorre inoltre, in merito alla capacità economica delle aziende agricole, che vengano rimarcate le particolarità della normativa fiscale delle aziende del settore primario, nonché il peso di eventuali aiuti comunitari percepiti”.
Confagricoltura ha suggerito anche di anticipare l’entrata in vigore delle conversioni extra-quote dal 2025 per consentire di mantenere al lavoro, con un contratto più stabile, gli stagionali già presenti in Italia e regolarmente assunti sulla base di nulla osta rilasciati con i precedenti click day. È stato inoltre richiesto di ampliare il termine di 7 giorni per la conferma dell’interesse del datore di lavoro, essendo prevista la sola comunicazione via PEC, e come anche di allungare il termine di 8 giorni per la sottoscrizione e la trasmissione del contratto di soggiorno, poiché l’esiguità del termine rischia di compromettere tutto l’iter di ingresso e di assunzione del lavoratore.
“Sulla base della nostra esperienza – ha concluso Caponi – la fase di rilascio dei visti d’ingresso rimane quella più problematica e incerta. Soprattutto per alcuni Paesi di provenienza, infatti, si continuano a registrare ritardi incompatibili sia con la stagionalità delle attività che con la programmazione aziendale”.