La violenta “bomba d’acqua” mista a grandine che si è abbattuta su una vasta zona dell’Albese nel pomeriggio di ieri – giovedì 5 settembre – rischia di compromettere seriamente i raccolti nei noccioleti e nei vigneti delle zone colpite. I tecnici di Confagricoltura Cuneo stanno monitorando attentamente sul campo i danni provocati dalla pioggia, scesa copiosa in un breve lasso di tempo (oltre 70mm in un’ora), dalle forti raffiche di vento e, soprattutto, dalla grandine.
Il periodo è particolarmente delicato considerate la raccolta delle nocciole, in pieno svolgimento, e soprattutto le operazioni di stacco delle uve avviate nei giorni scorsi. I danni più rilevanti sono dovuti alle violente grandinate che si sono abbattute a macchia di leopardo con diverse intensità e hanno interessato gli areali del Dolcetto intorno a Diano d’Alba, Valle Talloria, la zona del Moscato, Valle Belbo e Tinella, fino ad Alba e alla zona del Barolo, dove in numerosi vigneti restano solo più i grappoli martoriati. Questo in una fase della campagna particolarmente delicata dove al danno evidente, c’è il rischio che se ne aggiungano di successivi.
“La grandine, in molti casi, ha danneggiato gli acini mettendo a nudo il pericolo dell’insorgenza di muffe che potrebbero compromettere la produzione – spiega Antonio Marino, tecnico di Confagricoltura Cuneo –. Le perdite stimate sono considerevoli, in alcuni punti il vento forte ha divelto i filari schiantandoli a terra. Ad oggi, purtroppo, le difficoltà in campo, a causa del fango e dei detriti, non agevolano il necessario pronto intervento nei vigneti e le operazioni di vendemmia, in alcune zone colpite, potrebbero subire un’accelerata rispetto al calendario programmato”.
Nei corileti, invece, il problema più grande è stato provocato dalle piogge torrenziali, che hanno letteralmente asportato le nocciole a terra, o invaso di detriti e di fango i terreni compromettendo la prosecuzione delle operazioni di raccolta e la qualità delle nocciole che si saturano di umidità.
“I nostri tecnici sono impegnati ad assistere le aziende che devono far fronte a questa emergenza in un periodo di intenso lavoro. Occorre, infatti, intervenire in fretta per far fronte alle potenziali malattie fungine delle uve, facilitate dalle ferite provocate dalla grandine e dalla forte pioggia, mentre per quanto riguarda le nocciole il maltempo ha aggravato un’annata già caratterizzata da una produzione scarsa – aggiunge il direttore di Confagricoltura Cuneo, Roberto Abellonio –. Oltre ai gravi effetti sul prodotto, tuttavia, occorre evidenziare quelli altrettanto seri alle strutture agricole, con allagamenti dei terreni, danni a strade poderali e al sistema di regimazione delle acque, su cui occorre intervenire rapidamente per riportarli allo stato originario. Quanto accaduto è purtroppo l’ennesima dimostrazione di come il lavoro delle aziende agricole sia delicato e in continuo equilibrio precario. Ecco perché insistiamo sulla giusta remunerazione dei prodotti agricoli che nascono in un’azienda a cielo aperto chiamata a far fronte, oltre che a tutti i rischi e le incertezze legate all’andamento meteorologico, anche a costi di produzione in costante aumento”, ha concluso Abellonio.