Si è conclusa lunedì 10 aprile 2023 la mostra “I colori della fede a Venezia: Tiziano, Tintoretto, Veronese”, presso il Complesso Monumentale di San Francesco a Cuneo, a cura di don Gianmatteo Caputo e di Giovanni Carlo Federico Villa e presentata da Fondazione CRC e Intesa Sanpaolo, con il supporto organizzativo di MondoMostre. Dal giorno di apertura, giovedì 24 novembre 2022, la mostra in 121 giorni ha totalizzato 35.158 visitatori. A conferma dell’interesse suscitato dall’esposizione anche la grande partecipazione al programma di attività didattiche e collaterali realizzato in collaborazione con Feliz Comunicazione: sono state oltre 370 le visite guidate gratuite per gruppi (oltre 8.900 partecipanti), tra cui 61 classi delle scuole elementari e medie e 108 classi delle scuole superiori. I workshop “Come nasce una mostra”, dedicati agli studenti delle scuole superiori, hanno inoltre registrato la partecipazione di 90 ragazzi da tutta la provincia di Cuneo. Sono state organizzate tre conferenze del prof. Villa per studenti di scuole superiori a Cuneo, Alba e Mondovì con 538 studenti partecipanti e sette conferenze per il pubblico a Cuneo, Saluzzo, Torino e Genova con oltre 700 partecipanti. In collaborazione con il Conservatorio di Cuneo, due concerti che hanno visto la partecipazione di 260 persone.
La mostra ha concluso il ciclo di iniziative realizzate nel corso del 2022 per celebrare i 30 anni della Fondazione CRC, istituzione da sempre attiva per sostenere e promuovere attività culturali di valore finalizzate ad accrescere il ruolo e la riconoscibilità del territorio cuneese come centro di produzione culturale. Realizzato insieme a Intesa Sanpaolo nell’ambito di Progetto Cultura, piano pluriennale delle iniziative con cui la Banca esprime il proprio impegno per la promozione dell’arte e della cultura nel nostro Paese, il progetto ha offerto al pubblico per la prima volta l’una accanto all’altra cinque grandi pale d’altare dei maestri del Rinascimento veneto Tiziano Vecellio, Jacopo Robusti detto il Tintoretto e Paolo Caliari detto il Veronese, provenienti da altrettante chiese veneziane.
“La conclusione della mostra segna un risultato di altissimo livello sotto diversi punti di vista. Perché ha permesso di consolidare il ruolo di San Francesco quale centro espositivo di carattere nazionale. Per lo straordinario successo di pubblico e la capacità di attrarre tanti turisti. Per l’importante partecipazione delle scuole che hanno creduto nel valore educativo di questo progetto. Un format che, grazie alla fondamentale collaborazione di Intesa Sanpaolo, sono felice di annunciare proseguirà con una nuova mostra il prossimo autunno” dichiara Ezio Raviola, Presidente Fondazione CRC.
“Avere contribuito al programma di iniziative che nel corso del 2022 ha celebrato i trenta anni della Fondazione CRC è stato per Intesa Sanpaolo motivo di grande soddisfazione. La mostra, risultato di una realizzazione congiunta, è il primo appuntamento espositivo nell’ambito di una collaborazione tra Banca e Fondazione che proseguirà nei prossimi anni. È infatti nostra consuetudine unire le forze a quelle delle Fondazioni azioniste per realizzare progetti di ampio respiro utili a rafforzare le identità culturali che caratterizzano il nostro Paese e di cui questa area è intensa espressione. Mi rallegro che la mostra, espressione del massimo talento italiano, abbia riscosso tra il pubblico il successo che meritava, frutto dell’impegno e della serietà di tanti professionisti del settore culturale” commenta Gian Maria Gros-Pietro, Presidente Intesa Sanpaolo.
Ospitata in una architettura medievale ora monumento nazionale, la mostra ha presentato alcuni fra i più grandi capolavori che la Chiesa veneziana possiede, sia per importanza che per dimensione, opera dei suoi artisti sublimi e più rappresentativi. La mostra ha restituito una precisa percezione di come il colore veneziano si sia posto al servizio della sacra narrazione. Le opere presentate, risalenti al periodo compreso tra il 1560 e il 1565, sono risultate in perfetto dialogo cronologico e stilistico e si confrontano con temi fondamentali nell’iconografia cristiana.
Apriva la mostra una sala dedicata a Venezia, per sottolineare il suo ruolo e quello della Repubblica Serenissima quale ‘porta del mondo’ con i suoi commerci e la sua diplomazia. Il percorso espositivo entrava poi nel vivo nella sala principale, dove ognuna delle cinque opere trova casa in altrettante cappelle del Complesso Monumentale. La prima opera è l’Annunciazione (1563-1565) di Tiziano proveniente dalla Chiesa di San Salvador. Del Veronese vengono presentate il Battesimo di Cristo (1560-1561) dalla Chiesa del Redentore e la Resurrezione di Cristo (1560 circa) dalla Chiesa di San Francesco della Vigna. Di Tintoretto vengono esposte l’Ultima Cena (1561-1566) dalla Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio detta San Trovaso e la Crocifissione (1560 circa) dalla Chiesa di Santa Maria del Rosario detta dei Gesuati. Due delle opere esposte, il Battesimo di Cristo del Veronese e la Crocifissione di Tintoretto, sono state restaurate nell’ambito di edizioni passate di Restituzioni, il programma di restauri curato e gestito da Intesa Sanpaolo.
Della mostra si può trovare il catalogo edito da MondoMostre a cura di don Gianmatteo Caputo e Giovanni Carlo Federico Villa.
I possessori del biglietto di ingresso alla mostra avranno diritto ad accedere con tariffa ridotta alle Gallerie d’Italia di Milano, Napoli, Torino e Vicenza, fino al 30 giugno 2023.