L’agricoltura è chiamata a produrre reddito sempre più nel rispetto dell’ambiente in cui opera. È il concetto chiave emerso dagli interventi che hanno animato il seminario “Contenimento delle emissioni di ammoniaca nei sistemi cerealicoli e zootecnici” svoltosi nella mattinata di giovedì 29 marzo, presso la sede di Confagricoltura a Cuneo. L’evento organizzato da Erapra Piemonte in collaborazione con l’Unione agricoltori rientra nell’ambito del FEASR Direzione Agricoltura Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 – Misura 1 – Operazione 1.2.1-1 “Attività dimostrative e di informazione in campo”, è stato seguito da decine di partecipanti ed ha messo in luce la situazione attuale, sia dal punto di vista normativo sia dal punto di vista pratico, su un argomento molto importante per gran parte delle aziende agricole.
Dopo i saluti istituzionali, il presidente di Confagricoltura Cuneo e Piemonte, Enrico Allasia, introducendo i lavori ha evidenziato come per le aziende sia fondamentale fare impresa e produrre reddito, ma nel massimo rispetto della sostenibilità ambientale e della salubrità dei prodotti. Entrando nella tematica oggetto dell’incontro, molto è stato fatto in questi anni per il contenimento delle emissioni in atmosfera da parte delle aziende zootecniche, ma molto resta ancora da fare. È quanto ha evidenziato nel suo intervento, Oreste Massimino, che ha inoltre spiegato come, a fronte di un fabbisogno alimentare in continua crescita, gli allevamenti intensivi abbiano ad esempio drasticamente ridotto il consumo di acqua necessario alla produzione della carne.
Importanti sfide, su clima energia e qualità dell’aria, attendono l’agricoltura da qui al 2030. Lo ha spiegato Donato Rotundo, direttore dell’area Sviluppo sostenibile e Innovazione di Confagricoltura, che ha sottolineato l’importanza della qualità dell’aria e come sia di fondamentale importanza preservarla. La situazione normativa, sia in ambito nazionale sia in ambito comunitario, è in continua evoluzione.
Un obiettivo di primaria importanza per gli imprenditori agricoli è anche quello di snellire l’aspetto burocratico legato alle autorizzazioni ambientali, come ha spiegato Alessandro Pantano, responsabile Area Ambiente di Confagricoltura, che ha illustrato come ciò significhi contestualmente anche una maggiore responsabilizzazione per le aziende stesse. Imprese che devono collaborare sempre più anche con il sistema della ricerca. Carlo Grignani, professore ordinario di Agronomia e coltivazioni erbacee dell’Università di Torino, a tal proposito ha annunciato la nascita di una sinergia tra l’ateneo torinese e l’Unione provinciale agricoltori che consentirà un interscambio di informazioni tra chi queste tematiche le studia e chi le applica. A chiudere i lavori una dettagliata spiegazione su quali siano le autorizzazioni ambientali utili alle aziende agricole e su come si debba procedere per ottenerle operata dall’agronomo Gianluca Grosso.