Domenica 27 luglio, alle 13, sulla terrazza del rifugio Fauniera a Castelmagno (CN), si terrà l’esibizione del “Sunrise Quartet en plein air”. L’ensemble di archi, nato nel contesto del Conservatorio “G. F. Ghedini” di Cuneo, proporrà al pubblico l’esecuzione del quartetto op.76 n.4 in Sib maggiore di Franz Joseph Haydn e del quartetto op.18 n.4 in Do minore di Ludwig van Beethoven. Il “Sunrise Quartet en plein air” è formato da Luca Costantino e Anna Peano al violino, Ludovica Ciafardone alla viola e Sofia Artioli al violoncello. L’evento, ad ingresso libero, fa parte della rassegna Suoni delle Terre del Monviso, nata dalla collaborazione tra Occit’amo Festival e Suoni dal Monviso. Per maggiori informazioni visitare i siti internet www.occitamo.it e www.suonidalmonviso.it. Per informazioni riguardanti il rifugio: 388/1295174.
L’evento rappresenta la “cima Coppi” dell’edizione 2025 della stagione musicale organizzata dai Polifonici del Marchesato e dalla Fondazione Bertoni di Saluzzo, che hanno sposato appieno la frase che accoglie i visitatori sul sito del rifugio Fauniera: “Ci sono sogni che nascono nella nostra testa e che il nostro cuore trasforma in realtà”. Il coinvolgimento diretto dei giovani, come nel caso del “Sunrise Quartet en plein air”, rappresenta un’autentica cifra stilistica della rassegna Suoni delle Terre del Monviso la quale, da sempre, scommette sulle nuove generazioni e costituisce una vetrina per i musicisti di oggi e di domani.
La scelta artistica della formazione dei quattro giovani archi del Conservatorio “G. F. Ghedini” di Cuneo vuole dare visibilità a quella che, già dal classicismo, è considerata una delle forme compositive più alte, da sempre espressione di unitarietà e armonia. In onore di questo, le composizioni che vengono proposte sono due degli esempi più riusciti di autori quali Franz Joseph Haydn e Ludwig van Beethoven. I fasti della Vienna imperiale rivivranno là dove il panorama è mozzafiato: dalla pianura a perdita d’occhio, fino alla Langa e alle Prealpi Liguri, in un clima davvero magico.
Note artistiche sui brani eseguiti dal “Sunrise Quartet“
Il quartetto op.76 n.4 in Sib maggiore venne scritto da F.J. Haydn nel 1797 a Vienna. Diciture moderne affidano a questo quartetto il sottotitolo di “sunrise quartet”; l’origine del nome è da collegare al primo movimento “Allegro con spirito” che si apre su un tema intenso ed espressivo. L’intenzione rivoluzionaria per Haydn di sperimentare l’impasto sonoro del quartetto d’archi, lasciando in secondo piano la ricchezza della forma e delle architetture polifoniche, rimane però chiara durante tutta la composizione. Seguono poi l’”Adagio” e il “Menuet, Allegro e Trio”, in cui la matrice di contrasto è il tema popolare che fiorisce dal terzo movimento. Altrettanto di carattere popolare è il tema del quarto movimento, il “Finale, Allegro ma non troppo”, impreziosito da divertenti e serrati giochi polifonici.
Il quartetto op.18 n.4 in Do minore di L.V. Beethoven venne composto tra il 1790 e il 1800 insieme ad altri cinque quartetti che completano la raccolta. Il quartetto in tonalità di do minore si apre con un “Allegro ma non tanto” molto accattivante e ricco di tensione drammatica, segue poi un tempo più pacato e leggero dalla dicitura di “Andante scherzoso, quasi allegretto”, un “Minuetto. Allegretto” dalla classica forma di minuetto-trio permette un attimo di respiro al primo violino (che diventa accompagnamento degli altri tre strumenti) e conclude con un “Allegro” incalzante e pieno di spirito.