“Auguriamo buon lavoro al nuovo presidente, persona seria, di grandi qualità e competenze. Siamo certi che, essendo un esperto conoscitore del territorio piemontese, saprà dare un valido contributo nella gestione delle grandi sfide che attendono la Proprietà Fondiaria regionale nei prossimi anni”. È positivo il commento di Isabella Moschetti, presidente della Proprietà Fondiaria di Cuneo, dopo il rinnovo cariche del Consiglio Direttivo della Federazione Nazionale della Proprietà Fondiaria, tenutosi a Milano, nel corso del quale Claudio Biscaretti di Ruffia è stato nominato per acclamazione nuovo presidente della Federazione, subentrando a Giuseppe Visconti a norma di statuto non più rieleggibile.
Vicepresidenti sono stati nominati, sempre per acclamazione Alessio Agliardi e Michele Orlando, che hanno già ricoperto questa carica nel precedente mandato. Il nuovo presidente, per molti anni ha ricoperto la carica di vicepresidente della Federazione ed è attualmente anche presidente della Proprietà Fondiaria di Novara. È Professore Associato di diritto dell’Unione Europea all’Università degli Studi di Milano – Bicocca ed esercita la professione di Avvocato nello Studio Legale Santa Maria in Milano.
Biscaretti dopo aver ringraziato i presenti per la fiducia che gli è stata accordata ha assicurato il massimo impegno nel portare avanti le istanze della proprietà concedente la terra in affitto nelle diverse sedi istituzionali. Il neo Presidente ha quindi tracciato alcune linee strategiche per il nuovo triennio che prevedono azioni a livello provinciale, regionale, nazionale ed europeo.
“Dobbiamo essere orgogliosi – ha sostenuto Claudio Biscaretti – della categoria che rappresentiamo in quanto l’affitto si conferma uno strumento essenziale per la competitività delle imprese agricole e per la tutela del patrimonio fondiario. Oggi l’affitto in agricoltura ha raggiunto cifre notevoli: ricopre una superficie di 5,8 milioni di ettari pari al 45,30% della SAU totale”. In Piemonte la percentuale supera il 50%, attestandosi attorno al 40% in provincia di Cuneo. Un dato che certifica una crescita dei contratti in affitto sul nostro territorio, in particolar modo misti, accompagnata dalla stabilità degli importi, utile per limitare i contenziosi e garantire continuità.
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