Written by Confagricoltura Cuneo

Clima “pazzo”: Confagricoltura Cuneo chiede revisione del sistema assicurativo con normativa più flessibile

Enrico Allasia: “Occorre garantire risposte rapide e efficaci a tutela delle coltivazioni e del lavoro degli agricoltori”

Grandinata estiva in un frutteto cuneese

Grandinata estiva in un frutteto cuneese

“In seguito alle condizioni meteorologiche estremamente variabili degli ultimi giorni, caratterizzate da temporali e grandinate improvvise con conseguenti danni alle colture, calo netto delle temperature e rapido ritorno del caldo, rivolgiamo un appello alle istituzioni affinché si possa seriamente ripensare ad una revisione del sistema assicurativo agricolo, favorendo una normativa più flessibile che supporti gli agricoltori del territorio”. Il presidente di Confagricoltura Cuneo, Enrico Allasia, torna sul tema dei danni alle colture derivati dagli eventi meteorologici calamitosi in uno periodo in cui l’attuale sistema delle assicurazioni agevolate in agricoltura continua a manifestare non poche criticità.

“L’agricoltura vive di equilibrio e stabilità, ma ancora una volta i recenti eventi climatici hanno dimostrato quanto le nostre aziende siano vulnerabili di fronte a condizioni meteorologiche fuori dal comune – aggiunge il presidente di Confagricoltura Cuneo -. Ad oggi la soluzione migliore, a nostro avviso, continuano ad essere le polizze assicurative monorischio, che tutelano meglio gli agricoltori dai cambiamenti climatici. Ma chiediamo un intervento urgente che permetta una maggiore adattabilità delle normative, in modo da garantire risposte rapide ed efficaci a tutela delle coltivazioni e del lavoro degli agricoltori”.

Il fondo nazionale Agricat, nato proprio per tutelare da eventi atmosferici di natura catastrofale (gelo e brina, siccità, alluvione) non sta funzionando secondo le attese e non dà sufficienti garanzie; sebbene sia finanziato per oltre 300 milioni di euro, la stima dei danni da calamità ha già raggiunto quest’anno cifre miliardarie. Non solo: a tutto ciò si aggiunge il cronico ritardo del pagamento dei contributi statali delle assicurazioni agevolate per il 2022 e il 2023, che le aziende stanno ancora aspettando.

“Con questo scenario, chiediamo urgentemente al Governo una profonda revisione del sistema assicurativo in agricoltura, proprio a fronte dell’impatto sempre più pesante del cambiamento climatico sulle imprese agricole – conclude Allasia -. Premi più bassi, franchigie tollerabili e la garanzia di essere effettivamente rimborsati nel momento del danno: sono queste le richieste delle nostre aziende, ma per soddisfarle occorrono interventi rapidi per la gestione dei rischi, puntando su strumenti normativi e finanziari più flessibili”.

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