Al “Nuovi Mondi” Festival 2018 anche l’anteprima mondiale del film “No man’s land”
“Abbiamo selezionato 21 pellicole, provenienti da Italia, Russia, Cina, Armenia, Colombia, Stati Uniti, Francia, Inghilterra, Malesia, Siberia, Antartide, Nepal, Romania, Canada – spiegano Fabio Gianotti e Silvia Bongiovanni di Kosmoki, l’associazione culturale che organizza il “Nuovi Mondi” Festival -. Viaggio, scoperta, avventura, montagna, cultura: il Concorso Doc Nuovi Mondi è fatto per viaggiare, stupirsi, partecipare, emozionarsi, vedere luoghi mai visti prima, scoprire realtà nascoste, sorprendenti e avventure al di là dell’immaginazione. Abbiamo suddiviso i film selezionati in tre sezioni, a ciascuna della quale corrisponderà un riconoscimento: Miglior Film, Premio ‘Mario Monaco’ per il miglior film di alpinismo e Premio Open Cinema”.
La sezione “Mountain Adventures / Grandi film di alpinismo e avventura” raccoglie film che parlano dei territori più remoti della terra come l’Antartide e il Canada, di figure leggendarie dell’Alpinismo fino alla lucida follia degli sport di montagna più estremi. Tra i film più significativi, oltre all’anteprima mondiale di “No Man’s land”, verrà proiettato “The frozen road”(storia della traversata in mountain bike del Canada del Nord in solitaria invernale) e i film biografici “Itaca nel sole”e “Ilio’s Mountain”, incentrati su due figure iconiche dell’Alpinismo moderno come Giampiero Motti e Ilio De Blasio.
In “Landscapes / Il mondo come non lo hai mai visto”, invece, trovano spazio piccoli mondi nascosti, dall’Armenia alla Siberia, dalla Romania all’Italia, alla scoperta di realtà mai viste prima, storie di frontiera, di spiritualità, di bellezza, di paura, per saziare la sete di curiosità e stupore dello spettatore. Da non perdere di questa sezione alcuni film che possono far cambiare punto di vista sulla realtà come “Voci dal silenzio”(un viaggio tra gli eremiti d’Italia), “Il monte delle formiche”(che tratta di un fenomeno magico che si ripete tutti gli anni l’8 settembre sull’Appennino Bolognese, quando sciami enormi di formiche vanno a riprodursi in quel luogo) e “Appennino”(un diario cinematografico su L’Aquila post terremoto).
Infine, la sezione “World Culture / Viaggiare con altri occhi” propone un viaggio dalla Siberia del Nord alle tribù indigene della foresta pluviale del Borneo, agli altipiani del Nepal. Imperdibili il film d’apertura del festival, “Oymyakon”(ambientato nel villaggio più freddo dell’intero pianeta), “Be’Jam Be – La canzone senza fine”(uno sguardo al popolo Penan di Sarawak, sull’isola del Borneo e alle sue battaglie dovute all’aumento della minaccia di deforestazione e al mutevole paesaggio dell’habitat) e “The last nomad of Everest”(la storia dell’ultima famiglia Sherpa che tramanda da tempo la tradizionale professione di allevatore di mucche di montagna).