Da martedì 28 giugno a domenica 3 luglio entrano nel vivo le cinque residenze artistiche del progetto “Beica ben! Valorizzare e raccontare l’identità occitana delle valli Grana e Maira” promosso dal Comune di Caraglio (ente capofila) e da Fondazione Filatoio Rosso di Caraglio, Comune di Celle di Macra, Associazione Espaci Occitan, Associazione La Cevitou e Cooperativa Floema per approfondire e promuovere il patrimonio culturale, naturalistico, paesaggistico e l’offerta turistica delle valli Grana e Maira e, in particolare, l’identità culturale occitana che accomuna i due territori.
Le residenze artistiche, curate dalla critica d’arte Olga Gambari, coinvolgono Lavinia Raccanello in relazione all’Ecomuseo dell’Alta Valle Maira nei territori di Celle di Macra e Macra; Tommaso Rinaldi, in arte High files, al Museo Sòn de Lenga – Espaci Occitan a Dronero, Saverio Todaro all’Ecomuseo Terra del Castelmagno a Monterosso Grana, Silvia Capiluppi al Filatoio di Caraglio, mentre il LabPerm al Bioparco “Acqua Viva” di Caraglio. A fine estate, negli stessi luoghi delle residenze, si terrà un evento itinerante di restituzione al pubblico, con la presentazione delle opere che gli artisti avranno realizzato. Opere che mescoleranno linguaggi e pratiche artistiche, dalla scultura al suono, al video e alla performance, con uno sguardo a 360° rispetto a quella che è la scena più contemporanea dell’arte in corso. Per maggiori informazioni si può scrivere a cultura.progetti@comune.caraglio.cn.it.
Il progetto è realizzato con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando «In luce. Valorizzare e raccontare le identità culturali dei territori» della Missione Creare attrattività dell’Obiettivo Cultura, che mira alla valorizzazione culturale e creativa dei territori di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta rendendoli più fruibili e attrattivi per le persone che li abitano e per i turisti, in una prospettiva di sviluppo sostenibile sia sociale sia economico.
“Le Valli Maira e Grana sono un’anima con diverse anime – spiega la curatrice Olga Gambari – Un’unità fatta di pluralità, specificità di una ricchezza declinata a più voci, che nell’insieme restituiscono un paesaggio unico da scoprire e approfondire, a cui l’interpretazione da parte dell’arte contemporanea può dare suoni e forme per narrazioni empatiche con il pubblico. Le residenze vogliono portare attenzione e dare vita a letture aperte che dialoghino con gli abitanti stessi delle valli e con i turisti che le visiteranno.”
Il progetto “Beica Ben”, presentato lo scorso 14 giugno al Filatoio di Caraglio, pone al centro la necessità di attivare approcci e modalità per creare approfondimenti culturali e un’offerta turistica connotata dalla tradizione occitana che siano efficaci nel rivolgersi, in primis, a target di turismo dolce, responsabile e sostenibile e che coinvolgano il territorio non a livello di singolo sito ma nel suo complesso, includendo operatori economici e tessuto civile. Uno degli obiettivi è raccordare l’offerta di infrastrutture e di servizi dei diversi siti culturali per aumentarne l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale, oltre al mettere in rete i diversi luoghi con il resto del sistema turistico outdoor, ricettivo e commerciale. Le residenze artistiche permetteranno inoltre di valorizzare i siti culturali tramite un percorso partecipato e condiviso tra comunità locali e artisti esterni per costruire un’efficace strategia di storytelling.
Gli artisti e le artiste
Lavinia Raccanello | Ecomuseo dell’Alta Valle Maira a Celle di Macra
Lavinia Raccanello è un’artista e scultrice italiana la cui pratica si concentra sulla relazione tra esseri umani, società e giustizia sociale, con particolare enfasi sul potere della pratica dialettica e partecipativa e sul conflitto tra potere statale e autonomia e responsabilità personale. Con un background in diritto europeo e transnazionale, Lavinia si è laureata con lode in Pittura e Arti Visive nel 2012 con un’indagine sulla disobbedienza civile e la resistenza nelle arti. Dal 2011 il suo lavoro è stato esposto in mostre collettive in Italia, Spagna, Stati Uniti, India, Cile, Regno Unito, Finlandia, Portogallo, Messico, Austria, Svizzera e Francia, oltre a mostre personali a Glasgow, New York, Torino, Milano e Romainmôtier. Ha inoltre preso parte a numerosi programmi di residenza per artisti alla Fondazione Spinola Banna per l’Arte (Italia), Many Studio Graduate Residency Program (Regno Unito), Flux Factory (Stati Uniti), Many Mini Residency (Messico), De Liceiras 18 (Porto, Portogallo), Scottish Sculpture Workshop (Regno Unito), Summer School of Engaged Art (Germania) e Arc Artist Residency (Svizzera).
laviniaraccanello.it
Tommaso Rinaldi, aka High Files Visuals | Museo Sòn de Lenga/Espaci Occitan
Tommaso Rinaldi, aka High Files, visual artist, techno performer, vj. Lavora come visual artist e stage designer con le più importanti organizzazioni di eventi musicali a Torino ed Alessandria. Dopo gli studi in Scenografia presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino si specializza in Live Cinema Performance e Vj set, Videomapping, e Drammaturgia Digitale. A partire dal 2016 partecipa ai Festival internazionali di Visual Art come LPM Live Performers Meeting, Pomezia Light Festival, Genius Loci Weimar, RGB Light Experience e vincendo la categoria VJ ART nel contest di videomapping dell’Odessa Light Fest 2017. Attualmente è docente di Drammaturgia Multimediale presso l’Alma Artist Academy di Pisa.
instagram.com/highfilesvisuals
Saverio Todaro | Ecomuseo Terra del Castelmagno a Monterosso Grana
Saverio Todaro, nato a Berna, risiede a Torino dove ha studiato al Liceo Artistico e all’Accademia di Belle Arti nel corso di Scultura. Ispirato dai codici della biologia e della comunicazione, inizia a esporre nei primi anni Novanta macchine per scrivere, tavoli tagliati e DNA di acciaio. Attualmente la sua ricerca è attratta dagli scenari che emergono dalla connessione globale e dal controllo che esercita sul mondo: la gestione del sapere, l’identità del soggetto, le relazioni sociali, l’economia, la religione, la storia che oggi l’uomo scrive nell’etere.
saveriotodaro.com
Silvia Capiluppi | Il Filatoio di Caraglio
Silvia Capiluppi è artista, architetto, naturopata e insegnante di yoga. Da anni porta avanti un grande progetto in progress, inclusivo e comunitario, volto alla realizzazione di lenzuola ricamate con filo rosso che riportano nomi, pensieri, segni. Diari comuni di passato e di presente, dove i fili delle storie si intrecciano in una grande storia collettiva e in scrittura aperta. Le persone vicine e lontane sono invitate a ricamare con del filo rosso il proprio nome e un segno grafico su lenzuoli bianchi. Da questo, sono germinati molti altri progetti di workshop. Il ricamo come pratica di condivisione e meditazione una sorta di preghiera collettiva che affonda le sue radici in attività antiche e comuni a diverse culture nel mondo. Lo stesso filo rosso si ritrova spesso e in diverse contesti per utilizzi pratici e rituali.
lenzuolisospesi.com
LabPerm | Bioparco “Acqua Viva” di Caraglio
Il LabPerm, che nasce nel ’97 da Domenico Castaldo e che ha sede nell’ex Cimitero di San Pietro in Vincoli a Torino, si presenta oggi come un gruppo di cinque attori (Domenico Castaldo, Ginevra Giachetti, Marta Laneri, Rui Alber Padul e Natalia Sangiorgio). Oltre alle produzioni originali, il gruppo del LabPerm è fondatore di L.U.P.A. Libera Università sulla Persona in Armonia, una libera università (in espansione) che promuove una molteplicità di insegnamenti sull’arte dell’attore e che vede coinvolti una molteplicità di docenti (scrittori e poeti, attori, storici del teatro, psicologi). Un’idea di teatro popolare secondo cui l’arte popolare non può esimersi dall’essere un solido esempio di verità, umanità e talvolta di spiritualità. “La parola popolo dà un’idea di umanità e semplicità, di unione, di persone legate da un intento, che sanno rispettarsi, che rispettano un’etica”. Diplomato al Teatro Stabile di Torino nel ’93, Domenico Castaldo lavora dal ’95 al ’97 al Workcenter di Pontedera con Jerzy Grotowsky e Thomas Richards. www.labperm.it.
Olga Gambari, curatrice del progetto
È curatrice indipendente, critica d’arte e giornalista. Collabora dal 1996 con il quotidiano La Repubblica e con Il Giornale dell’Arte, ha collaborato per quindici anni con la rivista Flash Art. È stata direttrice responsabile del progetto editoriale artesera.it. Dal 2013 per tre edizioni è stata direttrice artistica della fiera di The Others Art Fair. Dal 2015 è direttrice artistica del network internazionale di arte indipendente NESXT. Ha diretto nel 2021 Paratissima. Ha sviluppato decine di progetti curatoriali per spazi privati e per pubbliche istituzioni. È docente allo IED- Istituto Europeo di Design. Ha lavorato con molti giovani artisti così come con nomi storici, italiani e internazionali. Al centro della sua ricerca e della sua progettualità l’idea dell’arte come luogo di sperimentazione multidisciplinare, laboratorio di pratiche e spazio pubblico.