Un anno di studio negli Stati Uniti grazie a Banco Azzoaglio e Intercultura Onlus
In collegamento, via Skype, direttamente dal Minnesota è intervenuta Giulia Cilleni Nepis, la vincitrice della scorsa edizione della borsa che ha raccontato così i suoi primi due mesi di studio negli States: “Mi sto trovando molto bene sia a scuola, sia con la mia famiglia ospitante, e consiglio a tutti di intraprendere questa esperienza che è molto bella da vivere – ha detto –. Invito tutti a provarci perché è molto gratificante e anche i piccoli ostacoli iniziali sono superabili e, già nel breve periodo, si riescono a raccogliere frutti importanti”.
La bontà dell’iniziativa è stata sottolineata, poi, dalla professoressa Carmela Ceravolo dell’istituto Baruffi di Ceva: “A scuola c’è fermento, i ragazzi si sono già attivati per conoscere meglio questa iniziativa, si incuriosiscono, si documentano e si propongono per le selezioni. Chi non riesce ad accedere a questa Borsa, cerca comunque alternative e la curiosità dei ragazzi a conoscere il mondo cresce. Il seme messo a germogliare dal Banco Azzoaglio ha messo buoni frutti. Dagli Stati Uniti si torna più maturi, più cresciuti e, soprattutto bilingue”.
Aspetti positivi sottolineati anche da Zaccaria Rahimi, vincitore dell’edizione 2017 della Borsa che rivolgendosi ai ragazzi presenti in sala ha detto: “Questa esperienza vi permette di trascorrere del tempo con voi stessi, capire ciò che davvero volete nella vita, oltre a farvi costruire rapporti importanti con persone nuove e di una cultura molta diversa dalla nostra e ad imparare bene l’inglese. È un percorso che consiglierei a tutti soprattutto ai più curiosi. Non è semplice, specie all’inizio, doversi confrontare con una lingua nuova, ma non bisogna farsi frenare perché col trascorrere dei giorni andrà sempre meglio”
Ha aggiunto Pietro Tesio, volontario di Intercultura: “Con questo progetto vogliamo dare il nostro contributo per costruire un villaggio globale e per ampliare gli orizzonti dei giovani del territorio. Tutti hanno capito, ormai, che andare all’estero per un periodo aggiunge un tassello importante al proprio bagaglio di esperienza: si impara non solo l’inglese, ma anche a cavarsela con le proprie forze, interagendo con gli altri per far valere le proprie posizioni nei contesti con cui si viene a contatto, mettendosi così in gioco”.
Il termine per presentare la propria candidatura scade il 10 novembre. Gli studenti affronteranno una selezione attitudinale e psicologica ed è previsto un percorso di formazione rivolto non solo al vincitore, ma anche ai genitori, per prendere coscienza dei propri limiti e mettere a frutto i propri valori.
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