Tra l’emozionato e il curioso, sempre autoironico, mai sopra le righe. Così è apparso Tanchi Michelotti all’anteprima del documentario “Tanchi: il pittore, l’uomo. Tanchi Michelotti si racconta”, svoltasi venerdì scorso – 27 luglio, ndr – nel giardino della sua abitazione a Ceva, mentre nel cielo andava in scena “l’eclisse del secolo”. Attore e spettatore allo stesso tempo, l’artista cebano ha prima accolto oltre 300 persone per una bicchierata pre-film, quindi ha dialogato con il pubblico dopo aver assistito alla proiezione. Il progetto cinematografico, “sogno e desiderio” di Erica Azzoaglio, è stato firmato dal giovane regista cebano Sandro Bozzolo, giovane film-maker che ha già all’attivo produzioni il cui valore è stato riconosciuto con premi e menzioni, in collaborazione con l’associazione culturale “Geronimo Carbonò” di Viola. La serata rientrava nella rassegna culturale “Appuntamenti Azzoaglio” ideata e organizzata dal Banco Azzoaglio di Ceva che ha anche reso possibile la produzione del film.
“Come ha detto ‘Beba’ (Erica Azzoaglio, ndr), non ho visto il film montato e temo un po’ l’ironia dei cineasti, ma starò al gioco – ha detto Tanchi Michelottiprima che si accendesse il proiettore -. Come potrete vedere, non sono uno di quei pittori che sanno teorizzare sulla loro attività. Ce ne sono e io li ammiro molto, perché sanno spiegare perché dipingono, cos’è la pittura, come si fa a dipingere… Io mi limito a dipingere e aspetto che altri dicano cos’è la mia pittura”.
Il film è basato sul racconto in prima persona sotto forma di monologo di Tanchi Michelotti, ripreso ora all’opera nella sua “stanza segreta”, ora seduto nel salotto di casa. Le sessioni narrative, separate da stacchi di montaggi sincopati sostenuti da una colonna sonora di musica di matrice elettronica, sono raggruppate tematicamente, alternando la descrizione del processo creativo “in fieri” (Tanchi parla mentre dipinge) alla descrizione della sua visione del mondo su temi come la politica (Tanchi è stato consigliere provinciale per il Partito Repubblicano) o la religione. Come ha affermato il regista Sandro Bozzolo nel corso della serata, si tratta di uno dei tantissimi film possibili su Tanchi Michelotti, in quanto le riprese sono durate alcuni anni e hanno raccolto circa 12 ore di girato.
“Si dice che io abbia il senso dell’umorismo, che sia spiritoso, un allegrone – ha detto Tanchi concludendo la serata -. Questo mi preoccupa un po’, perché io sono uno triste, invecchiando mi viene da vedere il mondo con ironia, con una lente severa, a volte anche un po’ cattiva. È questa ironia che mi fa uscire con delle battute che fanno ridere la gente, mentre in realtà io le dico con una certa tristezza. Grazie per la vostra presenza, della affettuosa attenzione e bravo il nostro regista, facciamone subito un altro…”
“Ceva e i cebani – commenta Erica Azzoaglio, amministratrice del Banco -, possono a buon ragione essere orgogliosi di avere un concittadino come Tanchi, non soltanto per le sue doti di artista affermato ma per le sue indiscutibili qualità di uomo ed intellettuale. Il Banco Azzoaglio, che in Ceva affonda le proprie radici da 140 anni, contribuendo alla realizzazione di questo film sulla sua vita ha voluto tentare di saldare il debito di riconoscenza che noi tutti sentiamo nei suoi confronti”.