Investire sul miglioramento della qualità varietale, prestare più attenzione agli aspetti agrotecnici e diminuire i costi di lavorazione; sono queste le principali strade indicate da Confagricoltura per uscire dalla difficile situazione in cui si trova la coltivazione del mais in Italia. Se n’è discusso in apertura dell’incontro informativo “La semina diretta dei cereali: tecniche di minima lavorazione a confronto con i sistemi tradizionali”, organizzato da Erapra Piemonte, che si è svolto lunedì 26 marzo presso la sede di Confagricoltura a Cuneo davanti ad una platea di decine di aziende agricole.
A livello nazionale la diminuzione delle superfici è evidente ed ha molte motivazioni, su tutte i prezzi sempre meno favorevoli del prodotto. “Dal 2004 ad oggi le superfici a mais si sono dimezzate specie al centro e sud Italia – ha dichiarato l’agronomo Roberto Abellonio -. Nel Nord Ovest si ha un quadro più stabile perché la produzione di mais è legata maggiormente all’autoconsumo aziendale, piuttosto che alla vendita. In provincia di Cuneo, in particolare, la produzione di granoturco finisce direttamente negli allevamenti per oltre l’85%. Fa comunque riflettere che nel 2003 l’Italia esportava 300mila tonnellate di mais ed ora ne importa 500/600mila tonnellate. La produzione italiana è talmente minima che non riesce ad incidere a livello globale”.
Concetti ripresi in parte anche negli interventi successivi. Massimo Blandino, ricercatore dell’Università di Torino, ha sottolineato come per ridare competitività al prodotto nazionale sia importante dare la giusta attenzione agli aspetti agrotecnici per riuscire ad intervenire sulla qualità. Una semina e una conseguente fioritura anticipata del prodotto, ad esempio, garantiscono dei vantaggi notevoli dal punto di vista produttivo e sanitario. A seguire, Alessandro Costanzo, agronomo e Key Account SATA srl, ha illustrato gli asporti e i fabbisogni nutrizionali dalla pre-semina a fine ciclo colturale del mais e dei cereali a paglia, mentre Mario Cavanna, Field Marketing Specialist Bayer, nel suo intervento ha passato in rassegna le tecniche più avanzate per controllare i parassiti ed i patogeni utili ad eliminare le infestanti più pericolose del mais, con un impatto ambientale minimo. In chiusura, Gualtiero Dalmasso, responsabile CAA Confagricoltura Cuneo, ha spiegato alle aziende come compilare correttamente il quaderno di campagna e il registro di concimazioni. L’appuntamento rientra nell’ambito del FEASR Direzione Agricoltura Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 – Misura 1 – Operazione 1.2.1-1 “Attività dimostrative e di informazione in campo”.