Venerdì 11 novembre alle ore 17,30, presso la Sala conferenze “Luigi Audino” di Bene Banca a Bene Vagienna (via XX Settembre, 52), avrà luogo il convegno “La riforma del Credito Cooperativo”. L’evento si preannuncia essere di notevole interesse sia per l’attualità del tema che per l’alto profilo dei relatori: Alessandro Azzi, presidente Federcasse; Mauro Maria Marino, presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato; Luciano Matteo Quattrocchio, Docente di Economia e Direzione delle Imprese all’Università degli Studi di Torino. Per maggiori informazioni telefonare al 335/5301408 o scrivere una mail a bossolascoc@benebanca.bcc.it.
Il convegno si aprirà con i saluti introduttivi del presidente di Bene Banca, Pier Vittorio Vietti e del sindac o di Bene Vagienna, Claudio Ambrogio. A seguire, gli interventi di: Enrico Costa, Ministro agli Affari regionali; Sergio Chiamparino, presidente della Regione Piemonte; Ferruccio Dardanello, Presidente Unioncamere Piemonte; Giovanni Quaglia, Docente di Economia e Direzione delle Imprese all’Università degli Studi di Torino. Moderati dal giornalista di Rai Tre Piemonte Luca Ponzi, i tre relatori faranno il punto sulle prospettive di attuazione della Riforma delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali italiane, esaminando gli aspetti salienti della riforma e le relative ripercussioni positive sul territorio. Con la nascita del Gruppo Bancario Cooperativo, infatti, il sistema delle Bcc diventa ancora più solido e competitivo, in quanto la capogruppo (in forma di Spa) stipulerà per via contrattuale un patto di coesione con le cooperative a mutualità prevalente, che si rapporteranno per via partecipativa alla medesima capogruppo del Gruppo Bancario Cooperativo in una relazione di reciprocità.
“Aspettare non è più possibile – dichiara il presidente di Bene Banca, Pier Vittorio Vietti -. Le attuali dinamiche del mercato hanno cambiato profondamente il contesto in cui le banche italiane si trovano a operare ogni giorno. Per essere competitivi bisogna innovare ed evolversi. Innovare in passato, forse poteva essere una scelta, un’opportunità per migliorare i propri prodotti o servizi, oggi non è più così. La crisi, la globalizzazione, approcci troppo tradizionalisti sono fattori che hanno determinato il fallimento di molte imprese nel nostro Paese, realtà che in molti casi sono rimaste immobili, barricate nelle loro strategie che ‘hanno sempre funzionato’. Il sistema Bcc è ben conscio dei rischi a cui andrebbe incontro se non si evolvesse rimanendo ancorato ad un passato che necessitava di un ‘modo di fare banca’ non più attuale. La riforma del Credito Cooperativo è un passaggio di fondamentale importanze per l’economia del nostro Paese in quanto permette alle Bcc di continuare ad essere un punto di riferimento importante per le aziende locali ma, operando in un contesto strutturato, e con il supporto della Capogruppo, permetterà alle singole banche di essere sempre più competitive e di poter fornire prodotti e servizi ad elevato grado di complessità, tipici di una economia globalizzata”.