“Dobbiamo lavorare collegialmente per un turista più consapevole e informato e un agricoltore che conosca le regole previste dalla normativa di riferimento e le opportunità del connubio tra agricoltura e turismo”. Così Roberto Abellonio, direttore di Confagricoltura Cuneo ha aperto l’incontro tenutosi questa mattina, giovedì 13 giugno, al castello di Grinzane Cavour dal titolo “Agricoltura e turismo. Diritti e doveri di un binomio vincente” organizzato da Confagricoltura Cuneo, con il sostegno della Camera di Commercio di Cuneo. Il convegno ha approfondito il rapporto sinergico tra agricoltura e turismo dal punto di vista operativo, normativo e giuridico grazie all’intervento di diversi ospiti di rilievo. L’appuntamento è stato anche occasione di celebrare il decimo anniversario dell’iscrizione all’Unesco nella lista del Patrimonio mondiale dell’umanità dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, analizzando alcuni aspetti spigolosi e meno conosciuti del turismo outdoor, intercettando la sensibilità dei diversi attori.
Dopo i saluti istituzionali di Gianfranco Garau, sindaco di Grinzane Cavour, Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Cuneo e Piemonte, Roberto Bodrito, presidente dell’enoteca regionale piemontese Cavour e di Luca Robaldo, presidente della Provincia di Cuneo, la mattinata moderata da Anna Gagliardi, capo ufficio stampa di Confagricoltura, è entrata nel vivo.
Roberto Abellonio, nel presentare le principali criticità, ha dichiarato: “La problematica maggiormente riscontrata è il passaggio e l’attraversamento della proprietà private a piedi, in bici/e-bike, in moto dai turisti, provocata anche dalla difficoltà a delimitare le proprietà”. Importanti anche i potenziali incidenti che possono riguardare scontri con mezzi agricoli, contatto con prodotti fitosanitari, con animali domestici e da guardiania. “Servono inoltre regole chiare sulla manutenzione e la sicurezza della sentieristica all’interno di appezzamenti privati, così come una normativa chiara per evitare il parcheggio selvaggio in zone private e lo smaltimento dei rifiuti”.
Bruno Bertero, direttore dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, ha approfondito le peculiarità del territorio: “Le nostre zone non sono più ricercate solo per l’enogastronomia, ma per il turismo outdoor ovvero per un’esperienza improntata allo svolgimento di attività ricreative ed immersive in contesti naturali o rurali, che promuova i principi di sostenibilità ambientale, etica ed economica. I numeri del turismo in Langa, con 670mila arrivi, un milione e mezzo di presenze e il 57% di stranieri, racconta una realtà importante per l’outdoor, in particolare per i turisti esteri che sono rappresentano i maggiori ricercatori di questo tipo di attività”.
L’avvocato del Foro di Cuneo, Jacopo Morra, ha dunque preso la parola: “Dal punto di vista del diritto è chiaro che la proprietà è il diritto di godere e disporre in modo esclusivo, chiudere ed impedire l’entrata a soggetti terzi di un terreno, della vigna, di un’abitazione. Il proprietario che vede un turista entrare nel proprio fondo non recintato non è tutelato completamente dal punto di vista penalistico: il diritto non prevede infatti infrazioni per l’esclusivo passaggio in beni immobili o terreni”. I sentieri, inoltre, sono un problema di diritto abbastanza complicato perché hanno spesso un’origine incerta o risultano di natura pubblica: “Difficile definire di chi sia la responsabilità in caso di incidenti” ha avvertit l’avvocato. Parlando di eventuali danni causati da animali, dal punto di vista civilistico, Morra ha spiegato che “sono una responsabilità oggettiva enorme: il consiglio che possiamo dare è quello di comportarsi con attenzione e cautela e di tutelarsi tramite sistemi assicurativi”.
Istituito nel 2015 dal CAI, il SOSEC (Struttura Operativa Sentieri e Cartografia) ha l’obiettivo di lavorare attivamente nella gestione della rete escursionistica italiana. Il presidente regionale, Ezio Michelis, ha presentato l’operatività e approfondito nei dettagli il grande lavoro su sentieri e cartografia. “Degli oltre 12mila percorsi certificati nazionali, il Piemonte ne rappresenta il 35% del totale con più di 4.500 sentieri. Fino al 2009, il catasto regionale si occupava esclusivamente di sentieri di montagna, oggi si trovano traccia anche in bassa valle, collina e pianure: si cammina sui sentieri ma anche su piste forestali, strade sterrate e asfaltate”. Fondamentale il lavoro di Sosec nella segnaletica di sentieri e percorsi e di definizione degli itinerari, come strumento di promozione del territorio.
Diversi relatori, infine, hanno animato la tavola rotonda conclusiva. Ad aprire gli interventi, Gianluca Cavicchioli, direttore di Confagricoltura Toscana e dell’Unione provinciale agricoltori di Siena, che giunge da un territorio che vive da diverso tempo il rapporto e le relative criticità tra turismo e agricoltura e che ha ribadito l’importanza di indirizzare il confronto verso una responsabilità collettiva, con una programmazione condivisa tra enti e amministrazioni, evitando di sobbarcare di obblighi gli agricoltori ma condividendo oneri ed esigenze tra le parti. Pietro Maimone, direttore Dipartimento di prevenzione ASL CN2, ha ricordato il ruolo di tutela della salute pubblica nella terra dell’enogastronomia, contribuendo a selezionare e validare le proposte di ristorazione di eccellenza e a ribadire l’importanza della formazione e prevenzione. Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Cuneo e Piemonte, ha sintetizzato nella parola “pianificare” l’obiettivo principale che i diversi attori si devono impegnare a portare avanti, in vista del costante ed esponenziale aumento di turismo nella Granda. Anche Sergio Germano, presidente Consorzio di tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, ha ribadito l’importanza della collaborazione tra aziende agricole, enti turistici e amministrazioni nella gestione del turismo locale. Infine, Alessandro Bottallo, segretario della zona di Alba per Confagricoltura, ha posto l’accento sull’impulso dato in questi anni dall’associazione per favorire gli aspetti turistico e ambientali delle aziende, fondamentali per il riconoscimento dei comuni Spighe Verdi, che vedono il Piemonte e la provincia di Cuneo leader in Italia.