In Italia gli incidenti stradali sono provocati per il 95% dall’uomo, per circa il 5% sono colpe attribuibili al veicolo, per il restante 1% circa la causa è il manto stradale. Da questa considerazione ha preso il via giovedì 26 ottobre, presso la sala Falco del Centro Incontri della Provincia di Cuneo, la lezione di educazione alla sicurezza stradale dedicata a 90 ragazzi delle classi quarte e quinte dell’Istituto di Istruzione Superiore “Donadio” di Cuneo. Istruttore d’eccezione è stato il formatore nazionale Aci, Valerio Vella, che mediante slide, filmati e un’interazione costante con la platea degli studenti, ha fatto comprendere l’importanza del comportamento corretto alla guida. Oltre alle cause degli incidenti, tra gli argomenti trattati hanno riguardato le statistiche dell’incidentalità, i principali dispositivi di sicurezza (ABS, cinture, airbag), lo stress e la distrazione alla guida, la consapevolezza della velocità, tempi e spazi di reazione. La mattinata si è tenuta pochi giorni dopo la pubblicazione del Rapporto Aci-Istat sull’incidentalità stradale 2022 in cui emerge che sulle carreggiate della provincia di Cuneo lo scorso anno si sono registrati 1.136 incidenti stradali con 43 morti (saliti poi a 47 per via di 4 decessi avvenuti post incidente e non registrati nelle statistiche, ndr) e 1.590 i feriti. La Granda, in particolare, ha fatto registrare una lieve flessione nelle statistiche dei “mortali” con 5 decessi (1 contando i 4 non registrati nel Rapporto, ndr) e 35 feriti in meno rispetto al 2021. La città dove si sono contati più incidenti stradali è stata Cuneo (208), seguita da Bra (68), Fossano (66), Alba (65), Mondovì (44), Savigliano (41) e Saluzzo (36). A livello regionale, però, i numeri si fanno più severi; infatti, nel 2022 in Piemonte sono avvenuti 10.148 sinistri stradali (+3,98% rispetto al 2021), con 241 morti (+25,5%) e 14.084 feriti (+4,5%). In Italia lo scorso anno si sono verificati 165.889 sinistri (454 al giorno), che hanno provocato 3.159 vittime e 223.475 feriti.
Lungo le strade del Cuneese nel 2022 il tasso di incidenti è diminuito dello 0,61%, al pari di quello delle vittime (-10,41%) e dei feriti (-2,16%), ma i dati raccolti denunciano uno scenario che si discosta ancora troppo poco da quello datato 2021.
Passando in rassegna le cause del fenomeno, si scopre che nell’anno passato 952 sinistri stradali in provincia di Cuneo sono stati provocati dal comportamento errato del conducente. Nel dettaglio, un incidente su 4 è dovuto al mancato rispetto della segnaletica (25,63%). Nel 23,84% dei casi, invece, è stata riscontrata una guida distratta, seguita dall’alta velocità (16,18%). Si attesta a una percentuale importante anche il mancato rispetto della distanza di sicurezza (12,61%). Completano la casistica i sorpassi (6,51%), la guida contromano (5,25%), le manovre irregolari (5,04%) e altri fattori (4,94%).
Dei 1.136 incidenti stradali verificatisi in Granda nel 2022, 467 hanno avuto luogo su strade provinciali, regionali o statali. Per contro, 373 sono avvenuti su strade urbane, 230 su altre strade entro l’abitato, 36 su altre strade al di fuori dell’abitato e 30 in autostrada. A trarre maggiormente in inganno i conducenti di Cuneo e dintorni sono stati soprattutto i rettilinei, lungo i quali sono stati 601 i sinistri nell’arco di dodici mesi. Particolarmente insidiosi anche le curve (197 incidenti) e gli incroci (139).
Complessivamente, gli incidenti stradali nel Cuneese nel 2022 hanno coinvolto 1.487 autovetture, 168 motocicli, 159 veicoli commerciali e/o industriali, 131 velocipedi, 35 ciclomotori, 8 autobus/tram, 3 quadricicli, 2 biciclette elettriche, 1 monopattino elettrico e 45 mezzi non rientranti nelle precedenti categorie. Il mese dell’anno con il maggior numero di sinistri è stato settembre (120), ma quello più fatale si è rivelato essere agosto, con 9 morti su 89 incidenti.
Il giorno della settimana più pericoloso per i guidatori della provincia Granda è stato il venerdì (198 sinistri), mentre quello caratterizzato dal maggior numero di vittime è stato il giovedì (10, di cui 7 nella fascia oraria che va dalle 14 alle 17).
Infine, per ciò che riguarda l’età dei coinvolti, il numero più elevato di decessi connessi a incidenti stradali è da associare alla fascia compresa tra i 30 e i 54 anni (15 vittime). Discorso analogo per i feriti: più di un terzo di essi (591) ha un’età compresa fra i 30 e i 54 anni.