Domani, mercoledì 5 gennaio 2022, in provincia di Cuneo così come nella maggior parte delle altre province e regioni italiane, prendono il via i saldi invernali, che secondo le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio rappresenteranno una spesa pro capite di 119 euro e interesseranno 15 milioni di famiglie, generando un giro di affari di 4,2 miliardi di euro a livello nazionale. In provincia di Cuneo, Federmoda e Confcommercio vivono la vigilia guardando con ottimismo il bicchiere mezzo pieno, forti del buon andamento dello shopping natalizio di fine anno che ha confermato la scelta di campo della clientela a favore del negozio di vicinato, capace di offrire vantaggi importanti in termini di affidabilità e consulenza rispetto agli acquisti on-line.
“La sensazione generale è positiva, in quanto la percezione che abbiamo è che il cliente ci accorderà la sua preferenza anche per i saldi invernali, così come già avvenuto per gli acquisti legati alle feste di fine anno – commenta Roberto Ricchiardi, presidente Federmoda della provincia di Cuneo -. Nei negozi reali, ovvero quelli di vicinato, il cliente ha un rapporto diretto con il titolare, conosce di persona i commessi, può prendere in mano, provare e verificare la qualità di quello che compra, si fida di più ed è più tranquillo. Per questo non ci tocca più di tanto che il commercio online sia già partito con i pre saldi subito dopo Natale, sono due modalità di acquisto differenti e distanti, noi continueremo a puntare su ciò che ci differenzia, come il servizio e la consulenza, per ripagare la fiducia che ha posto nei negozi di vicinato il nostro cliente tipo”.
Quest’anno, eccezion fatta per Sicilia, Basilicata e Valle d’Aosta che hanno anticipato di qualche giorno l’avvio dei saldi invernali, tutte le altre regioni d’Italia hanno optato per partire nello stesso giorno, dando un segnale di compattezza dell’intero comparto e chiarezza nei confronti del consumatore. Per preparare al meglio l’avvio dei saldi, in provincia di Cuneo buona parte dei commercianti ha deciso di tenere chiuso i primi giorni dell’anno, in modo da poter concludere l’inventario e preparare il negozio.
“I saldi invernali sono una parte importante del fatturato annuale dei negozi di vicinato, non solo per quelli di abbigliamento e calzature, ma per tutti gli altri – aggiunge Luca Chiapella, presidente Confcommercio imprese per l’Italia della provincia di Cuneo -. La scelta di cominciare quasi tutti insieme a livello nazionale va nella direzione del rispetto nei confronti della clientela e serve ad evitare confusione nei consumatori, già troppo frastornati da mille specchi per allodole. Nel momento di incertezza generale che stiamo ancora vivendo a causa della pandemia, quello dei saldi invernali rappresenta un momento importante che aiuta a respirare un po’ di normalità. Tornare in negozio dopo Natale può essere sicuramente l’occasione per cercare l’affare completando lo shopping pre natalizio, ma soprattutto per ridare fiducia e cogliere tutti i vantaggi di un rapporto diretto con il negoziante”.