È partita da Valloriate in valle Stura RIFAI, la Rete Italiana Facilitatori Aree Interne, l’iniziativa che ha visto un gruppo di giovani che vivono in aree interne di Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Sicilia lavorare alla creazione di una rete nazionale per la valorizzazione delle Aree Interne di tutta Italia. Sette i concetti chiave su cui si articola la proposta di azione rivolta a territori, marginali rispetto alle grandi città ma ricchi di possibilità e sfide, oggetto di grande interesse collettivo nell’ottica di uno sviluppo sostenibile del nostro Paese: partecipazione, cultura, formazione, opportunità, sostenibilità, mobilità sostenibile, welfare. Sul sito www.reterifai.it possono fare richiesta di adesione alla rete giovani provenienti da tutta Italia e realtà che con essi lavorano, raccontando le proprie idee e rivendicando il ruolo politico attivo che spetta alle nuove generazioni.
Nel settembre del 2020, in occasione del Nuovi Mondi Festival, alcuni giovani delle Aree Interne di tre regioni italiane (Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Sicilia) si sono incontrati a Valloriate per dare inizio a un dialogo con amministratori locali e nazionali sui sogni dei giovani abitanti delle terre alte.
Da est a ovest e poi a sud, questi giovani si sentono collegati da un unico filo conduttore, che oggi è diventato una rete chiamata RIFAI, Rete Italiana dei Giovani Facilitatori delle Aree Interne, attraverso la quale si pongono l’obiettivo di avviare nuove politiche di sviluppo con il coinvolgimento di istituzioni e stakeholder nell’analisi delle specificità di questi territori, per supportare le realtà locali.
Il manifesto di RIFAI, che si propone di avviare la riscossa delle aree interne, raccoglie i bisogni su cui i giovani che vivono in quei territori ritengono importante che la politica si interroghi, per individuare prospettive di intervento concrete. Sono quattro i pilastri su cui il documento si fonda: ambiente, turismo, giovani e soprattutto ‘restanza’, ovvero l’attitudine – che va coltivata, favorita e incentivata – di chi decide di restare nella propria comunità di origine con un atteggiamento positivo e propositivo e non per semplice rassegnazione.
Quelli che si stanno mettendo in gioco sono giovani che hanno deciso di impegnarsi e di investire nelle capacità di sviluppo della montagna, per rispondere al suo costante spopolamento e perché sono convinti che innovare nelle Aree Interne sia più semplice, poiché in questi territori vergini tutto è ancora da fare.
“È un’opportunità e una costante crescita la possibilità di confrontarsi con altri territori italiani delle aree interne – sostengono Roberto Monaco, Lisa Sappia, Simona Bernardi e Jessica Degioanni, i 4 giovani facilitatori della Valle Stura che sono tra i fondatori di questa esperienza – e un modo per noi di apprendere come l’innovazione possa essere una risposta anche sul nostro territorio”.
I giovani sono seguiti dall’associazione Kosmoki, che cura il Nuovi Mondi Festival, per sostenere azioni concrete anche a livello territoriale.
“Siamo orgogliosi – dice il presidente dell’Unione Montana Valle Stura e sindaco di Moiola, Loris Emanuel – che RIFAI sia nata proprio dalla nostra valle: è importante per i nostri territori puntare a strutturare politiche giovanili che consentano di invertire la tendenza allo spopolamento. Si tratta peraltro di argomenti che non vanno trattati soltanto nell’ambito di un singolo comparto locale ma a livello più ampio, perché il futuro delle aree interne appartiene ai giovani: noi amministratori in questo senso abbiamo la responsabilità di aiutarli a costruirne il futuro”.