Vertice sul Tenda bis mercoledì scorso – 13 gennaio – in Confindustria Cuneo tra l’Unione industriale della provincia, presenti il presidente Franco Biraghi e il direttore Giuliana Cirio e il presidente di Pro Natura Cuneo, Domenico Sanino, che all’incontro ha portato anche le istanze di Legambiente Circolo di Cuneo. Al centro del colloquio la validità del progetto e i ritardi nell’avanzamento dei lavori. Al termine del tavolo, si è convenuto di chiedere all’ANAS un incontro operativo per verificare la possibilità di abbreviare i tempi di esecuzione ed i costi dei lavori rivedendo il progetto e le strategie, anche perché non si può attendere oltre. La soluzione migliore potrebbe essere quella di realizzare una canna sola a doppio senso di marcia, mantenendo il vecchio tunnel a scopi turistici e di sicurezza, come prospettato dalle associazioni ambientaliste.
“Lo scorso 1° settembre, come Pro Natura e Legambiente Cuneo, abbiamo sottoposto un documento ad Anas, Provincia e Prefetto per chiedere lumi sulla realizzazione del nuovo traforo, ma non abbiamo mai ricevuto risposta – aggiunge il presidente di Pro Natura Cuneo, Domenico Sanino -. Per questo ci siamo rivolti alla Confindustria di Cuneo, appoggiando la sua battaglia. L’attuale progetto è sbagliato in quanto sarebbe più logico e meno dispendioso realizzare un tunnel unico più largo di soli 85 cm. Così come si sta lavorando, il tunnel rischia di non essere ultimato nel 2017 e i costi saranno destinati ad aumentare. Non vi è traffico a sufficienza per sostenere l’attivazione di due canne. Fare un’unica canna più larga, seguendo le misure europee, sarebbe un risultato ottimale, e il vecchio tunnel potrebbe essere utilizzato per le emergenze e riadattato magari a pista ciclabile, per mantenere vivo l’aspetto storico dell’infrastruttura, che è il primo tunnel stradale realizzato sotto le Alpi”.
Dell’opera si parla da decenni, a tal punto che nel 2005 la Commissione intergovernativa per il miglioramento dei collegamenti franco-italiani delle Alpi del Sud definiva il Tenda-bis “una priorità assoluta”.
“Esprimiamo soddisfazione nel notare che la battaglia che Confindustria Cuneo sta portando avanti per dare un’accelerata alla realizzazione dell’opera trovi appoggio anche da Pro Natura Cuneo – afferma il numero uno degli industriali cuneesi, Franco Biraghi -. Numeri alla mano si può facilmente affermare che se le perforazioni continueranno a procedere di circa 70 centimetri al giorno serviranno ancora oltre 4.000 giorni per perforare gli oltre 3.000 metri mancanti. Purtroppo, le nostre segnalazioni alle istituzioni competenti, riguardo i ritardi di realizzazione delle Grandi opere strategiche per la provincia di Cuneo, continuano a non avere risposte: ne sono esempio le richieste di spiegazione sui ritardi relativi al completamento dell’autostrada Asti-Cuneo, finora rimaste inevase. E’ triste notare come a livello di grandi opere eravamo una volta i primi in Europa, ora siamo tra gli ultimi.“
“Ci chiediamo dunque il perché di queste lungaggini e di questi ritardi – conclude Confindustria Cuneo -. C’è forse una volontà di non fare il nuovo traforo del Tenda? Dobbiamo aspettare di vederlo finito, se tutto va bene, tra trent’anni o dobbiamo semplicemente pensare che non sarà mai finita neanche la prima canna?”.