Ha portato a risultati importanti l’azione di Confagricoltura Cuneo che poco più di una settimana fa aveva scritto ai parlamentari della “Granda” chiedendo un intervento urgente per sbloccare l’erogazione dei rimborsi assicurativi spettanti e non ancora incassati dalle aziende frutticole e viticole del territorio. Dopo la forte sollecitazione dell’organizzazione agricola, infatti, e grazie all’intervento di alcuni esponenti politici della provincia di Cuneo, su tutti quello del senatore Giorgio Bergesio che ha presentato un’interrogazione al ministro Teresa Bellanova, sono in pagamento circa il 90% dei crediti maturati dalle aziende agricole nel 2019 e parte di quelli relativi agli anni precedenti. Per una cifra complessiva di circa 15 milioni di euro a favore delle imprese cuneesi.
“Innanzitutto desidero ringraziare tutti i parlamentari cuneesi che si sono interessati ed immediatamente attivati affinché la difficile situazione trovasse la sua soluzione – è il commento del presidente di Confagricoltura Cuneo, Enrico Allasia – in particolare il senatore Giorgio Bergesio la cui azione è risultata determinante. È la dimostrazione che quando si agisce facendo squadra (istituzioni, politica e mondo imprenditoriale) i risultati si possono raggiungere. Inoltre, il fatto che vengano pagati i rimborsi relativi all’anno 2019 significa che, almeno per quest’anno, la situazione è andata a regime, ossia entro la fine dell’anno vengono interamente erogati i rimborsi relativi all’anno in questione. Questo è avvenuto per via delle forti sollecitazioni a riguardo operate dalla nostra associazione, ma auspichiamo che il sistema complessivo sia stato adeguatamente assimilato dal Ministero, così da risolvere definitivamente una situazione che si trascina da anni”.
Il sistema dei rimborsi assicurativi, lo ricordiamo, prevede infatti che l’azienda anticipi il pagamento del premio che, però, le dovrebbe essere rimborsato entro l’anno ma che invece, ormai ciclicamente, subisce ritardi divenuti ormai intollerabili. A pagarne le conseguenze sono sia le stesse aziende agricole, sia i Consorzi di difesa che spesso si trovano a dover anticipare alle compagnie assicurative le quote di competenza delle aziende e che si trovano di contro in una situazione di oggettiva difficoltà con gli istituti bancari, ai quali si devono rivolgere per ottenere i finanziamenti necessari.
A inizio dicembre i dati erano più che allarmanti. Secondo i Consorzi di Difesa, in provincia di Cuneo più di 1.000 P.A.I. (Piani Assicurativi Individuali) per la frutta e le colture vegetali ed altrettanti per l’uva da vino, non avevano ancora ricevuto i rimborsi dal 2015, per un totale di quasi 6,6 milioni di euro. Di questi, oltre 5,6 milioni di euro riguardavano il comparto frutticolo, il più colpito dai mancati indennizzi. Problemi simili, tuttavia, si riscontravano anche nel settore zootecnico, dove cambia la tipologia dei finanziamenti, visto che si tratta di aiuti interamente nazionali, ma in cui la situazione di disagio era la stessa. Di qui l’intervento della Confagricoltura di Cuneo affinché le istanze delle aziende fossero portate nelle opportune sedi con l’obiettivo di risolverle nel più breve tempo possibile.
“La risposta arrivata dalla politica, dopo le nostre sollecitazioni, ci soddisfa relativamente all’anno in corso, mentre sui pagamenti arretrati continueremo a vigilare affinché alle aziende sia riconosciuta tutta la cifra loro spettante”, ha concluso Allasia.